Charles Dow è stato un giornalista vissuto negli Stati Uniti tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento che ha sviluppato una teoria sui mercati ancora valida a oltre cento anni dalla sua formulazione.
Charles Dow, celebre per essere stato il cofondatore della società Dow Jones e del Wall Street Journal, ha sviluppato nei primi anni del secolo scorso una serie di postulati osservando il cambiamento dei prezzi in un grafico. Su questi studi ha preso corpo l’intero concetto di analisi tecnica e ancora oggi tali idee vengono applicate da chi investe sia in borsa che nel Forex.
I punti cardine della teoria di Dow sono stati successivamente ampliati da Robert Rhea e William Hamilton e sono diventati “la Bibbia” di qualsiasi trader di Wall Street. Tali concetti uniscono complessi calcoli matematici alla psicologia del mercato, che è ciclico e vive di periodi che si alternano in modo identico nel corso della Storia.
Robert Rhea, nel suo libro “The Dow Theory”, esprime i concetti di questo tipo di analisi partendo dall’ assioma che per avere successo è necessario rispettare questo metodo integralmente e senza riserve.
Primo Principio
Il primo principio della teoria di Dow è che il mercato si divide in due tipi di movimenti: i movimenti primari e i movimenti secondari. I movimenti primari hanno un ciclo di vita che varia da alcuni mesi ad alcuni anni e rappresentano l’andamento “principale” (trend) del nostro cross. I movimenti secondari rappresentano una reazione ai movimenti primari e hanno una durata minore, che varia da alcune settimane ad alcuni mesi. Tali movimenti sono opposti al trend principale e prendono il nome di fluttuazioni.
Trend rialzista
Un uptrend è un movimento primario che si verifica quando i prezzi di chiusura sono più alti dei prezzi high di chiusura passati, così come i minimi sono più alti dei minimi precedenti. In questa situazione il nostro cross (nel caso del Forex) acquista rapidamente valore e nel grafico osserviamo le nostre candele salire verso l’alto.
Trend ribassista
Un downtrend è un movimento primario che è l’opposto caso precedente. Il mercato registra nuovi prezzi minimi sia nei prezzi di chiusura che di apertura. Sul grafico le candele scendono verso il basso.
Le Fluttuazioni
La fluttuazione del prezzo è un movimento secondario, che interviene pro o contro il movimento primario. In un mercato toro (bull) prendono il nome di correzioni, mentre in un mercato orso (bear) si chiamano reazioni o rally. In figura puoi vedere un esempio di fluttuazioni.
Day Trading: applicazione del concetto
I movimenti di prezzo che avvengono nel breve periodo sono da considerarsi come fluttuazioni a favore o a sfavore del trend principale. Se vogliamo possiamo definirli come trend all’interno del trend principale, che possono durare da poche ore a pochi giorni. Possiamo dire che dall’ora x all’ora x + 5 viene a formarsi un trend bullish, ma secondo la teoria di Dow si tratta pur sempre di movimenti secondari del trend principale, che è determinabile soltanto guardando archi temporali più ampi.
Secondo Principio
Il secondo principio della teoria di Dow ha le sue origini nella psicologia del trader e descrive il modo in cui si sviluppano movimenti principali. Ci sono tre diversi stadi individuabili nel nostro movimento princpale bullish o bearish. Ognuno di questi stadi ha sua volta movimenti secondarti, che possono essere reazioni o correzioni.
Primo Stadio: accumulazione o distribuzione
Il movimento primario ha inizio con lo fase di accumulazione nel caso in cui ci troviamo in un uptrend, o con un periodo di distribuzione quando sta per svilupparsi un downtrend.
In un trend in salita il primo stadio corrisponde alla fine del trend negativo. Il pessimismo è ancora il sentimento principale del mercato, ma il prezzo del cross è sceso talmente in basso da attirare nuovi investitori che vogliono speculare sul lungo periodo e decidono di rischiare un acquisto. In questo stadio le valutazioni sono ancora negative e non ci sono indizi che facciano presagire una ripresa veloce.
I prezzi recuperano lentamente e gli analisti si chiedono se si tratta di una correzione o della fine del mercato bear. Vengono a registrarsi nuovi picchi e la fiducia nel cross torna lentamente a ripristinarsi, dando così inizio al secondo stadio.
In un trend in discesa avviene il contrario. Il valore del nostro cross è salito rapidamente e ha raggiunto nuovi massimi. A questo punto diventa difficile acquistare per via del prezzo elevato ed alcuni trader iniziano a chiedersi quanto possa ancora durare il trend. Molti di essi vendono avendo comunque raggiunto un buon profitto. Il mercato è comunque in buone condizioni e nulla lascia presagire una imminente inversione.
Il declino avviene in maniera moderata ma progressiva e molti trader credono si tratti di una correzione al trend. Tuttavia il prezzo del cross scende fino a toccare nuovi minimi e a dare inizio alla fase 2 del downtrend.
Secondo stadio: boom e consolidamento del trend
La seconda fase vede il consolidamento del trend ed ha una durata più lunga del periodo precedente. I prezzi scendono o salgono rapidamente (a seconda del trend) e sempre più investitori intervengono nella stessa direzione del movimento principale, dando maggiore forza ad esso.
La partecipazione a questo stadio è numerosissima. In un uptrend anche chi non ha mai investito in un cross decide di farlo perchè lo fanno tutti gli altri ed il momento promette grandi guadagni.
Nel caso di un downtrend avviene la corsa al sell off per il timore di avere ulteriori perdite e allo stesso tempo iniziano le speculazioni dei trader che giocano short per guadagnare al ribasso.
Terzo stadio: eccesso e fine del trend
La terza ed ultima fase vede la fine del movimento primario ed un nuovo inizio del primo stadio.
Nelle due immagini di seguito puoi vedere come il grafico segni chiaramente queste tre fasi.
Uptrend
Downtrend
In questo articolo hai visto i primi due postulati della teoria di Dow. Sono molto importanti per avere una base di Analisi Tecnica e se vuoi approfondire lo studio dei grafici. Per fare pratica con quanto hai appena letto puoi aprire un conto di prova su Markets e cercare di definire autonomamente i movimenti primari e secondari.
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